Ecatèo di Abdera
Fanciullo vagava Ecatèo
l’autarchico, scolaro di Pirrone
tra boschi di lecci, pini, ulivi
per strade, campi, radure;
in faglie, calanchi, grotte
a picco sul mare e lungo
ghiaioni e lidi sabbiosi
sul delta del Nestos, in cerca
di frammenti di Leonidi, Liridi,
Cignidi, Perseidi: sciami
di meteoriti piovuti dal Cielo
probanti la comune origine
degli dei dell’Olimpo
e delle divinità egizie;
l’eredità d’una superiore
oriunda civiltà dello spazio.
Utopia che poi s’incarnò
negli Iperborei, isolani
del Nord pii adoratori
di Apollo. Già intuiva
fra le stelle del Firmamento
le supergiganti azzurre
essere le più incandescenti,
le nane rosse del Cetaceo
che minacciò Andromeda[1],
soggette a improvvisi
incrementi di splendore…
Erano tempi in cui gli alunni
aspiravano a superare i maestri:
quelli del più remoto passato
Omero, Esiodo, Orfeo… e quelli
del presente o di cui rammentavano
i padri dei padri: Protagora
Leucippo, Democrito, Anassagora.
[1] Cetaceo… Andromeda: riferimento all’antica costellazione di Cetus, la Balena, raffigurante il mostro marino che minacciò di divorare Andromeda, prima che fosse salvata da Perseo.
© Inedito

© Sergio Gallo
Sergio Gallo è nato a Cuneo nel 1968 e risiede a Savigliano (CN) dal 1982. È laureato in Farmacia presso l’Università di Torino e lavora come collaboratore di farmacia.
Ha pubblicato: Pensieri d’amore e di disastro, Tipografia Saviglianese 1991, La giostra di Venere, Mario Astegiano Editore 2003, Canti dell’amore perduto, puntoacapo, Novi Ligure 2010, Pharmakon, puntoacapo, Pasturana 2014; Corvi con la museruola, Lieto Colle 2017; Beccodilepre – poesie sulla montagna 2006-2018, puntoacapo, Pasturana 2018.
Ha vinto il Premio «Giacomo Leopardi» (2006), il «Nuove Lettere» (2010) e il «Guido Gozzano» (2013); ha ricevuto il II Premio sempre al «Gozzano» (2010), il terzo al Premio «L’alberodirose» (2016); è stato finalista per l’inedito al Premio «Astrolabio» (2013), al Renato Giorgi (2015) e al Gozzano (2014, 2015).
Finalista al Premio Fogazzaro (2017) al Città di Acqui (2018) e al premio Astrolabio (2018) per la sezione poesia edita.
Suoi versi sono apparsi su La clessidra, Pagine, Le Voci della Luna, Il segnale e in diverse antologie, tra cui: L’impoetico mafioso e Oltre le nazioni, a cura di Gianmario Lucini, Edizioni CFR 2011; Poesia in Piemonte e Valle D’Aosta, a cura di Emanuele Spano e Davide Ferreri, puntoacapo Edizioni 2012; Cronache Da Rapa Nui, a cura di Gianmario Lucini, Edizioni CFR 2013; l’Almanacco Punto n.5, puntoacapo 2015; Bankruptcy a cura di Ivan Pozzoni, Limina Mentis 2016; l’antologia americana International Authors, Emanations 2+2=5, a cura di Carter Kaplan, Brookline, Massachusetts, 2015; Il Fiore della poesia italiana, Tomo II – I contemporanei, puntoacapo 2016; Dieci anni – Vol I, a cura di Ivan Pozzoni, Limina Mentis 2017; Noi, spettri, a cura di Ivan Pozzoni, Limina Mentis 2018. Hanno scritto di lui, tra gli altri: Mauro Ferrari, Ivan Fedeli, Alessandra Paganardi, Beppe Mariano, Alfredo Rienzi, Cristina Raddavero.